giovedì 29 novembre 2012
martedì 27 novembre 2012
giovedì 9 agosto 2012
mercoledì 8 agosto 2012
martedì 7 agosto 2012
lunedì 30 luglio 2012
venerdì 27 luglio 2012
mercoledì 25 luglio 2012
martedì 24 luglio 2012
martedì 24 gennaio 2012
LE CONDIZIONI PER IL TRADING
Ci sono alcune giornate in cui le condizioni minime per fare trading non sono soddisfatte.
Poichè l'obiettivo del trading è quello di guadagnare, se le probabilità di successo offerte dal mercato sono troppo basse, allora è meglio non operare.
Oggi, se non si era riusciti ad entrare nel channel in salita su b3 o su b13, il range stretto da b26 in poi non avrebbe offerto altro che ingressi perdenti. La sola signal bar decente su b40, ad esempio, avrebbe portato ad una perdita poichè era chiaramente un ingresso long all'interno di un trading range stretto. L'unico ingresso che avrebbe portato ad uno scalp di 2 punti sarebbe stato l'ingresso long sopra b51, ma la scarsa chiusura della signal bar comunque sconsigliava il trade. Quando un mercato è in trading range infatti, tende a rimanerci ed entrare su segnali "scarsi" ha poche probabilità di successo.
Ieri Apple avrebbe offerto ad esempio diverse opportunità come mostra il grafico accanto. Nel momento in cui l'E-Mini era chiaramente in range, Apple aveva una price action molto interessante ed ha offerto almeno 3 buoni ingressi possibili nelle 2-3 ore finali del trading day.
venerdì 20 gennaio 2012
EXAUSTION BARS
Quando una trend bar particolarmente grande non ha follow trough ma, anzi, porta ad un movimento nella direzione opposta, allora quella barra è una exaustion bar. Sono frequenti nella parte finale dei trend e ancora di più agli estremi dei trading range, dei quali generalmente determinano i limiti.
Oggi ce ne sono diversi esempi quali b3, b12, b19, b25 e b46.
Poichè spesso queste barre particolarmente ampie accadono proprio agli estemi dei trading range è importante in quelle sitauzioni prendere profitto se si è nel trade o valutare l'ingresso nella direzione opposta se c'è un segnale buono o accettabile come oggi b4-b5, b26, b48. Non è invece consigliabile entrare nella direzione opposta solo perchè la barra è ampia ed è ad un estremo del range: seppure la maggior parte dei BO dai trading range falliscono, infatti, prima o poi il range può trasformarsi in trend ed il rischio di un ingresso in assenza di un chiaro segnale di reversal dal trend è eccessivo (come oggi b75).
Poichè ci si trova a fare trading all'interno di un trading range è anche importante fare scalp della maggior parte del proprio trade per evitare di trovarsi con il mercato che gira e torna all'estremo opposto del range (come oggi dopo l'ingresso sotto b5).
giovedì 19 gennaio 2012
TRADING RANGE STRETTI
Esistono alcuni livelli di prezzo che fungono da magneti e portano il mercato a testare tali livelli con frequenza. Ne esistono diversi a volte molto evidenti, altre meno. I più classici sono i livelli di massimo e minimo della giornata o del giorno precedente, le MM, le aperture del giorno o le chiusure del giorno precedente. Per capire la forza di questi livelli è sufficiente pensare ad un trading range che in effetti altro non è che un continuo test di 2 livelli, uno di supporto ed uno di resistenza.
I range stretti sono un buon esempio di magnete e sono continui test di supporto e resistenza molto stretti.
Sono inoltre livelli che, qualora ci sia un breakout in una direzione, poi vengono ritestati perchè rappresentano un equilibrio tra le forze di acquisto e vendita.
Oggi, ad esempio, 11 barre hanno avuto chiusura entro un range di 4 tick dalla b23 alla b34. Una volta che il mercato è riuscito a rompere il range con un breakout verso il basso, quel livello di range è divenuto un magnete ed è infatti stato nuovamente testato da li a breve con altrettante barre.
E' molto pericoloso fare trading all'interno di questi range o contando sul breakout dal range. Nonostante il mercato avesse parecchia forza e venisse da 2 giorni di bull trend, ad esempio, il bull breakout di b48 è fallito.
La cosa migliore da fare in presenza di questa tipologia di trading range è di non fare trading, attendere un breakout in una direzione, valutarne la forza e poi decidere.
mercoledì 18 gennaio 2012
EMA TEST
Quando il trend è molto forte entrare in direzione del trend è l'unica scelta da fare.
Se non si riesce ad entrare nella parte spyke del trend allora il momento migliore è il test della EMA che, nei trend, porta sempre ad un buon ingresso in direzione del trend in atto.
Oggi l'ingresso sopra b23 era un H2 sulla EMA e dopo una chiara indicazione che il trend era forte poteva essere un buon trade. Qualora però, come oggi, il mercato continua il suo ritracciamento e si intuisce che un pullback più complesso è in atto, si può decidere di uscire limitando la perdita ed entrare successivamente (ad un test più deciso della media come b31) oppure tenere uno stop-loss più largo confidando che il mercato non ritraccerà al di sotto del più recente swing low (che in quel caso era il min di b10); quando il trend è forte, infatti, tutti gli swing low più recenti sono rispettati (oggi b10, b30, b54, b62).
Interessante notare che il trend ha avuto origine da un largo 3P-1Pb pattern proveniente da ieri, che è chiaramente visibile utilizzando un timeframe maggiore come i 15 minuti (vedi grafico accanto). I punti rossi rappresentano le 3 push sui 15 minuti ed il verde il primo pullback corrispondente alle prime 3 barre a 5 minuti.
La giornata di oggi configura anche un pattern spyke and channel dove b2-b11 sono lo spyke, b12-b30 il pullback ed il movimento successivo il channel. Poichè questo pattern generalmente ritraccia fino all'inizio del channel, è probabile attendersi un ritracciamento del mercato nei prossimi giorni fino a quota 1295 (l'inizio del channel di b32).
martedì 17 gennaio 2012
3P E 3P VARIANT
Generalmente i pullback nei trend sono costituiti da 2 leg e, più in generale, ogni movimento è costituito da 2 leg, sia esso di trend o laterale.
Accade spesso però che non solo le reversal, ma anche i pullback siano costituiti da 3 leg. Oggi ne è un buon esempio.
L'opening reversal di b5 ha origine da un largo 3P pattern con overshoot della trend channel line (b53 e b81 del 13 gennaio e b4 di oggi). Questo è un esempio di 3P che origina un reversal.
b18 e b34 invece sono 3P pattern che generano rispettivamente un pullback e una trend resumtion (quindi la fine del pullback). Il primo 3P è costituito da b22,b26 e b32, il secondo da b47, b53 e b60.
Non è raro infatti che una correzione, soprattutto quando avviene in presenza di un supporto importante, come la EMA a 20 periodi, anzichè avere 2 leg ne abbia 3 e dia quindi vita ad un 3P pattern.
Stessa considerazione può farsi per b60 che è un "3P variant" (la variante sta nel fatto che le 3 push sono orizzontali) in presenza sempre di un supporto importante, che in questo caso è la EMA a 20 periodi delle barre a 15 minuti. Una volta superato il secondo livello di supporto, appunto questa ultima EMA, sarebbe stato anche possibile calcolare la MM che arriva al tick sul minimo di b70 (segni celesti)
venerdì 13 gennaio 2012
MARKET PRECISION
Molto spesso la precisione di alcuni pattern di mercato è quasi impressionante e per un trader, appassionato di studio delle chart, è un piacere vedere la propria proiezione di un movimento fermarsi al tick li dove aveva ipotizzato che arrivasse.
Oggi in almeno 2 occasioni il mercato ha testato esattamente dei livelli specifici.
Innanzitutto la MM del range tra il min di b3 il il max di b6 è stata raggiunta al tick da b10. Seppure il raggiungimento del target di una MM non dovrebbe essere motivo di un ingresso contro-trend, il long su b12 oggi (una volta reversata b11) poteva essere un trade logico - anche se rischioso - poichè era un reversal dopo un 3P pattern (b1,b3,b10). Molto più sicuro sarebbe comunque stato l'ingresso sopra b15 che era il primo pullback, quindi l'H1 e anche il 3P-1Pb (molto più affidabile del 3P).
Altra situazione di estrema precisione è stato il ritracciamento del channel su b46.
b12 oggi era lo spyke, b13-14 era il pullback e b15-25 era il channel. Lo Spyke and Channel ritraccia sempre fino all'inizio del channel, ossia b15 ed è proprio li che b46 si ferma (vedi linea tratteggiata). Tra le altre cose b46 è un ritracciamento del 78,6% di Fibonacci della salita da b12 a b25.
A questo punto era logico cercare un ingresso long. Poichè comunque, il presupposto determinante del Price Action trading è la qualità della signal bar, un ingresso long su b46 (che era anche un 3P pattern b33,b38,b46) non era sicuro visto che la barra aveva solo 1 tick di corpo. Lo stesso dicasi per b51 (che era il 3P-1Pb). Meglio allora attendere il BO a conferma, che è puntualmente arrivato su b52.
giovedì 12 gennaio 2012
EFFETTO INERZIA
Il mercato ha una tendenza naturale a continuare in c'ho che ha già fatto, così la maggior parte dei reversal dai trend falliscono e si trasformano in ingressi nella direzione del trend in corso e la maggior parte dei breakout dai range falliscono.
La violenza discesa dopo l'apertura per molti poteva sembrare l'inizio di un forte bear trend. Ma quando il mercato è in range per diversi giorni, tenderà a rimanere in range e la maggior parte dei breakout saranno destinati a fallire. Così, dopo che il mercato ha testato al tick il minimo di ieri, la violenta discesa si è trasformata solo in una bear leg in un TR.
Una volta che si riconosce il TR, entrare sul primo HL (higher low) è un ottimo trade, soprattutto se, come oggi, è preceduto da un DB, da un 3P pattern (ogni 3P pattern porta quanto meno ad una correzione 2 legs) e dall'overshoot di una MM.Una ulteriore conferma di questa interpretazione si poteva trovare analizzando il livello a cui la MM si fermava, che corrispondeva esattamente all'inizio del channel di ieri. Poichè i pattern Spyke and Channel portano al ritracciamento fino all'inizio del channel, era possibile ipotizzare che la bear leg potesse testare il minimo di b21 di ieri (ieri la salita fino a b15 era lo spyke, la discesa fino a b20 il pullback e la salita successiva era il channel).
Un ingresso short confidando nel raggiongimento della MM e nel test dell'inizio del channel sarebbe quindi stato logico, in particolare dopo l'importante conferma che b8 ha dato della discesa di b2-b3.
mercoledì 11 gennaio 2012
FAILED BREAKOUT
Quando le prime barre della giornata sono doji o trend bar in direzioni opposte è molto probabile che qualsiasi tentativo di breakout fallisca e dia vita ad un segnale in direzione del fallimento.
Oggi le prime 2 barre erano relativamente ampie ed in direzioni contrarie ed hanno portato a 3 fBO su b4, b7 e b15.
Quando le prime barre sono di dimensioni importanti il rischio di ingresso è elevato poichè lo stop-loss è 1 tick oltre la signal bar. Una soluzione in questi casi, da applicarsi però solo nelle prime fasi dopo l'apertura, è passare ad un timeframe inferiore, come ad esempio i 3 min.
La chart sulla sinistra mostra l'apertura di oggi, ma con barre a 3 anzichè 5 minuti. Il segnale short su b7 avrebbe richiesto uno stop-loss di 7 tick. Quello su b5 sul grafico a 5 minuti avrebbe richiesto 10 tick.
Quando un trading range evolve in trend, è spesso difficile intuire la transizione e si può restare "aggrappati" al concetto di range in attesa del test di uno dei due estremi che però non arriva. Una supporto in questo senso arriva dal tracciamento delle trend line. Dopo il primo HL su b20 il mercato oggi ha delineato un triangolo, ma la trend line inferiore è stata sempre rispettata, tranne che nel caso del pullback 2 legs conseguente al 3P pattern su b50.
Una possibile interpretazione del comportamento di oggi può anche essere ritrovata nello spyke and channel e sicuramente questo era il caso osservando un timeframe maggiore (come ad esempio i 15 min dove la salita ripida da b8 a b14 delinea sicuramente una tipologia di spyke). Lo spyke è seguito da un pullback e poi da un channel che sale con minore urgenza, in cui ci sono trend bar nelle 2 direzioni e molto overlap tra le barre.
Se non si è stati in grado di entrare long sullo spyke sopra b8 si può cercare di tradare il channel, ma è molto difficile e richiede parecchia esperienza poichè le signal bar sono spesso poco convincenti. Il channel inoltre è stretto e le stop-entry sono rischiose poichè rimane poco spazio prima del raggiungimento del top del channel. Una soluzione in questi casi è la entry con ordine limit alla chiusura della barra precedente, o al minimo della barra precedente confidando nella tenuta del channel.
martedì 10 gennaio 2012
L'IMPORTANZA DELLA SIGNAL BAR
Uno dei presupposti fondamentali del price action trading è la qualità della signal bar, in particolare quando si entra contro-trend ipotizzando che il mercato stia reversando.
Una buona signal bar deve avere max 1 tick d tail nella direzione della entry, deve avere un corpo di diversi tick e possibilmente, nel caso della reversal, deve avere alcuni tick di tail nella direzione del precedente trend (il mercato così ci dice che ha provato a proseguire il trend ma ha fallito).
Oggi b37 poteva sembrare una reversal bar, tuttavia 1 solo tick di corpo non è sufficiente a garantire un reversal sopratutto dopo 4 bear bar e soprattuto quando non c'è stata rottura precedente di alcuna major trend-line. E' molto più probabile che un segnale di quel tipo evolva in un trading range.
Andare long sopra b37 avrebbe prodotto 2 punti di profitto solo ben 22 barre dopo (quindi 1 ora e 50 min dopo) ed avrebbe quindi esposto ad eccessivo rischio di continuazione del bear trend. Questo nonostante b36 fosse chiaramanete la fine di un 3P pattern.
In casi come questi è meglio attendere una second entry che però non è arrivata.
Spesso il mercato, nonostante un forte gap di apertura assume un comportamento di trading range o, come nel caso di oggi, di trending trading range in cui si creano 2 o più range a livelli diversi (la doji in apertura ed il fBO di b3 e b8 potevano farlo supporre). La soluzione migliore quando ci si trova davanti ad un comportamento poco chiaro è quella di NON operare e attendere signal bar chiare. Una alternativa diversa è quella di ridurre i propri profit-target e cercare di fare scalp ad 1 punto su segnali molto forti, come ad esempio b20. E' sempre importante, comunque mantenere un livello di rischio-rendimento pari ad 1 e quindi, se si fa scalp ad 1 punto, si deve rischiare non più di 1 punto, altrimenti sul lungo periodo si perdono soldi. Solo i trader più esperti riescono ad avere, infatti, percentuali di successo così elevate da sostenere lo scalp. Tutti gli altri dovrebbero cercare di "swingare" parte del proprio trade e puntare ad un rischio-rendimento superiore ad 1.
lunedì 9 gennaio 2012
TRADING RANGE DAY
Quando la giornata apre all'interno del range del giorno precedente ci sono buone probabilità di un trading range day.
il doppio failed breakout (b3, b8) sotto i minimi del giorno precedente ha infatti portato al test del massimo del range dove la second entry short alla b13 ha generato il miglior ingresso della giornata.
la doppia leg in discesa successiva ha poi portato ad un doppio 3-push pattern (78,7,22 e 3,7,22) con un buon ingresso long sopra la b23 reversal bar. I L1 falliti alla b26 e b32 hanno confermato poi la bontà dell'ingresso.
Nonostante una second entry è sempre un ingresso preferibile nei trading range, in particolare dopo una leg in cui è presente solo una bull bar (b17), l'ingresso long sopra b23 era anche un overshoot dell'MM target b13-b15 e quindi ulteriormente "affidabile".
venerdì 6 gennaio 2012
IL PRIMO TREND
Generalmente il mercato tende a creare un trend nella prima fase subito dopo l'apertura.
Riuscire ad essere in grado di individuarlo ed entrare in questa fase è molto importante perchè permette di beneficiare di uno dei movimenti più decisi della giornata. Non solo, molto spesso la giornata evolve in uno "small-range-day" (come oggi) che risulta molto difficile da tradare.
Il mercato tende a "rispettare" livelli di supporto/resistenza/trend-line/minimi/massimi che vengono dal giorno o dai giorni precedenti, e questo è un ulteriore aiuto per il trader nel delineare quale è il possibile svolgimento del primo trend della giornata.
Nella giornata di oggi, ad esepio la trend line inferiore e la trend channel line superiore, che venivano dai giorni precedenti, sono state rispettate al tick ed hanno permesso di delineare l'evolvere del trend. Quando una forte bear bar come b5 non ha follow-trough ed anzi porta ad una bull bar proprio in corrispondenza della trend-line, è evidente che il mercato sta comunicando un comportamento di "rispetto" di quella trend-line e quindi b5 è solamente un climax che porta all'esaurimento della bear move. Un ingresso long sopra b6 avrebbe portato al miglior profitto della giornata.
il 3P pattern su b49 e la bull bar b50 sono un altro esempio, seppure non testano al tick la trend-line.
giovedì 5 gennaio 2012
GAP DAY - TREND DAY
Quando la giornata apre con un gap di diversi punti è molto probabile che si trasformi in un trend day bull o bear.
Quando le prime barre hanno overlap ed in particolare sono in direzioni diverse è importante essere pronti a considerare l'ipotesi di failed breakout e reversal del primo movimento.
b4 oggi è il primo fBO del trend iniziato da b2,b3.
b8 conferma il fBO ed essendo una second entry è preferibile.
Una volta che il bull BO viene confermato con il follow through di b24, è importante considerare che la giornata possa trasformarsi in un trend-day. A quel punto si possono valutare tutti gli ingressi long sul H1 e H2 come b26, b32, b39.
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