Price Action Basics

CHANDLESTICK BARS
Le chandlestick bars sono composte da 2 elementi: 
1) Il corpo: rappresenta l'apertura e la chiusura della barra e può essere inesistente (apertura e chiusura sono allo stesso livello), in direzione bull (la chiusura è superiore all'apertura della barra) o in direzione bear (la chiusura è inferiore alla apertura)
2) La tail (o ombra): La tail può formarsi sopra, sotto o ad entrambe i lati del corpo ed indica i massimi e minimi raggiunti dal prezzo nel corso della barra.
In funzione del corpo e della tail le barre si distinguono in:
a) Bull/Bear bars: La barra ha corpo in direzione Bull o Bear
b) Doji bars: La barra non ha corpo ed ha tail in una od entrambe le direzioni.






PRICE ACTION TRADING
Il price action trading si basa sulla sola azione dei prezzi come strumento per determinare il possibile andamento del mercato nel breve e medio periodo. 
L'analisi dei prezzi permette l'identificazione di alcuni set-up che con elevate probabilità portano a movimenti più o meno ampi nella direzione del set-up. I set-up sono dei pattern e possono essere composti da una singola barra o da molte barre: una reversal bar è, ad esempio, un pattern composto da una sola barra mentre lo Spyke and Channel è invece un pattern che può essere composto anche da 20, 30 o più barre.
Il price action trading utilizza generalmente barre basate su un certo orizzonte temporale ad esempio 5 minuti (ogni barra quindi avrà una durata di 5 minuti, dopo di che lascerà il posto alla barra successiva), ma spesso lo stesso risultato grafico si ottiene con le barre basate sui volumi o sui tick. Per semplicità è sempre meglio concentrare l'attenzione su un tipo di impstazione e le barre a 5 minuti rappresentano il miglior compromesso.
Un altro dei presupposti fondamentali della price action è la distinzione delle barre tra "trend bars" e "trading range bars". Ogni barra infatti può rappresentare un singolo micro trend o un micro trading range. Una bull trend bar avrà quindi un corpo di diversi tick e una tail inesistente o minima sulla parte alta della barra (viceversa per una bear trend bar). Una trading range bar avrà invece un corpo minimo o inesistente (doji bar) e molta tail. 
Una volta identificato un determinato set-up, la barra che ha fornito il segnale diventa la "SIGNAL BAR". L'ingresso nel trade avviene sulla barra successiva un tick sopra la signal bar. Quest'ultima barra sarà quindi la "ENTRY BAR".




ORDINI
Stop-Entry: E' l'ordine di acquisto o vendita "stop" che viene inserito 1 tick oltre la signal bar (quindi 1 tick sopra la signal nel caso long e 1 tick sotto nel caso short).
Stop-Loss: E' l'ordine di acquisto o vendita "stop", contrario a quello di entry, che viene messo a copertura delle perdite "X" tick distante dalla entry. Generalmente lo stop-loss sarà 1 tick oltre la signal bar. Altre volte, in particolare quando la signal bar è molto ampia, lo stop-loss potrà essere impostato ad un valore "X": Ad esempio, nel caso di uno scalp long, lo stop-loss sarà 2 punti sotto la entry.
Limit-exit: E' l'ordine di acquisto o vendita "limit" che viene inserito per prendere profitto da una operazione ed è distante quindi "X" tick dalla entry. Ad esempio, nel caso di uno scalp long, l'ordine limit-exit sarà 2 punti sopra la entry.



TREND TRADING
























Uno degli aspetti determinanti per riuscire a leggere correttamente la Price Action è saper capire quando un mercato è in trend o in trading range ed adattare il proprio stile di trading di conseguenza. 
Quando un mercato è in trend è fondamentale limitare il trading solo ed esclusivamente nella direzione del trend in corso ed evitare assolutamente qualsiasi ingresso contro-trend. C'è una tendenza naturale che spinge a considerare che un mercato sia sopravvalutato, abbia raggiunto livelli di massimo da cui deve ritracciare...ma puntualmente il mercato continua nella direzione del trend in atto lasciando i counter-trend traders con continue perdite.
Quando il trend in atto è forte si possono comprare tutti gli H1 e si ha buona certezza di ottenere profitto. Oggi le operazioni long sopra b4, b32, b69, tutti H1, avrebbero sempre generato al minimo i 2 punti si scalp.
Un'altra operazione molto "sicura" in un trend è il buy sopra il primo H2. Generalmente un trend tende ad avere, dopo 2 o 3 H1, un pullback 2 legs che porta quindi al primo H2 del trend. Spesso questo movimento corrisponde anche al test della EMA ed è ancora più affidabile. 
Oggi b15 era il primo H2 della giornata e corrispondeva anche al test della EMA. Quando si entra su un H2 in un forte trend è fondamentale swingare parte della posizione e cercare di tenere almeno metà del trade aperto fino a che non ci sia un forte segnale di reversal (che nel caso di oggi non si è mai presentato). Se si fa trailing dello stop-loss sotto al più recente swing low per la parte di trade che si vuole swingare si ha infine la garanzia di "bloccare" parte dei profitti cercando al contempo di estenderli il più possibile. Sull'H2 di oggi ad esempio, una volta agganciati i 2 punti di scalp sulla prima parte del trade (metà ad esempio) su b18, si sarebbe potuto spostare lo stop-loss della parte swing sotto b31, poi sotto b36, poi b44, b58, b68, b77 (quest'ultimo oltre 6 punti distante dalla entry di b15) e non essere mai triggherati.


TRADING RANGE TRADING
Quando il mercato è in trading range si possono valutare ingressi in entrambe le direzioni. Il mercato in trading range infatti presenta una serie di swing high e sing low che corrispondono a micro trend in entrambe le direzioni (unica eccezione a questa circostanza è il "trading range stretto" in cui non c'è abbastanza spazio per il trading tra uno swing high ed il successivo swing low).
I migliori ingressi nei trading range sono le second entry agli estremi del trend (quindi second entry long sul bottom del range e second entry short sul top del range). Le second entry sono un secondo tentativo fallito del mercato di affermare il trend fino a quel momento in corso e quindi, come tali, piuttosto affidabili. 
Nei trading range si deve tendere a fare scalp o, al limite a swingare solo una piccola parte (ad esempio 1/4) del proprio trade. Questo è tanto più vero quanto più stretti sono i vari swing del mercato.
Oggi b13, b38, b66 erano second entry short che avrebbero generato profitto sullo scalp, mentre b25, b43 erano second entry long.
Se il range è sufficientemente "ampio" spesso le second entry si presentano dopo un 3P pattern e danno vita ad un 3P-1Pb pattern, che è ancora più affidabile. Oggi b25 era una second entry long dopo un 3P pattern (le 3 push sono b11, b18, b22), dove la first entry era b25 ed era quindi un 3P-1Pb pattern. Su b22 inoltre c'era anche stato overshoot della bear  trend channel line.


MEASURED MOVES

Generalmente il mercato tende a muoversi verso livelli di supporto o resistenza che possono essere di vario tipo (ad esempio massimi o minimi precedenti).  Tali livelli sono sempre esistenti anche se spesso non sono facili da determinare.
Spesso però è possibile calcolare con esattezza l'ampiezza del movimento del mercato ed è possibile farlo con diverse tecniche. 
Nel grafico sopra ad esempio si è potuto calcolare con precisione l'ampiezza del bear trend che ha avuto origine con b30 applicando l'ampiezza del range iniziale (dal minimo di b15 al massimo appunto di b30). Questa MM ha prodotto un livello ch è stato testato al tick da b60 che ha dato poi vita ad una reversal bar e ad una correzione in 2 leg sulla EMA.
Altrettanto precisa è stata la MM calcolata con i primi 2 spyke discendenti da b44 a b53. In questo caso la MM ha prodotto un risultato differente per solo 1 tick.
Non è sempre semplice definire quali sono le barre da utilizzare per calcolare le MM, per questo è sempre meglio iniziare con i movimenti minori e poi, se il mercato eccede il livello che abbiamo calcolato, aumentare la dimensione del calcolo. Ad esempio, oggi i primi 2 bear spyke di b30 e b31 hanno prodotto una MM fino al minimo di b 46. Nel momento in cui il mercato scende al di sotto di b46 si poteva includere anche b46 nel calcolo per arrivare in prossimità del minimo di b54...e così via.
Le MM non dovrebbero essere utilizzate come strumento per piazzare trade contro-trend (solo i trader più esperti sono in grado di calcolarle con esterma esattezza), ma possono essere importanti per piazzare i propri ordini exit-limit e sapere quindi dove cercare di prendere profitto sulla parte swing del nostro trade.












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